Le poesie di «Frantumi», composte all'Elba tra gli anni Ottanta e Novanta, sono state apprezzate da illustri scrittori contemporanei come Roberto Pazzi ed Ernesto Ferrero; quest'ultimo vi ha notato «una sorta di remake autobiografico, che privilegia immagini, situazioni, paesaggi di classica compostezza, caricati di una forte componente simbolica. Sono dei flash rappresentativi volutamente fissi nell'immobilità delle loro superfici, un qualcosa che assomiglia al bassorilievo,
Savino Carone torna, con questa nuova raccolta, a quell’impostazione a “tesi” già di Arbor Mirabilis (Rupe Mutevole, 2014), volume di “Poesie in forma di romanzo”, secondo il sottotitolo, e che trovava lì espressione in una struttura complicata da una trama di citazioni (da T. S. Eliot, Coleridge e Tommaso Campanella), tessuto connettivo e contrappuntistico nella somma di richiami impliciti e trasversali con le liriche e gli scritti autoriflessivi dellR
Il titolo del libro è esplicativo: Di Lotta, d’Amore e altre storie. È come se Vincenzo dividesse i suoi pensieri in tre sezioni: in “Di Lotta” affronta tematiche sociali, a cui Vincenzo dice di aver partecipato... perdendo. “D’Amore” perché parla dell’amore, in tutte le sue forme e sfaccettature, perché l’amore non è solo tra uomo e donna, non è solo quello carnale e legato ad un sentimento, l’amore è intes
Con progetti fotografici di Aurora Ciardelli, Cristina Spinetti, Mimì Jasmine Salley, Anna Marconi. Alessandro Beneforti, Angela Galli e Riccardo Melon
Questa raccolta di poesie di Danilo Alessi, Storie da un piccolo cuore di roccia, titolo tratto da una frase presente in un articolo di Cristiana Torti del 1986, si sviluppa in sei capitoli principali, divisi per tematica. Ad ogni capitolo un artista ha dedicato un progetto, immagini fotografiche che illustrano e completano il messagg
Secondo libro del poeta elbano pubblicato con la Persephone
“Sembra che Carlo, questa volta, per i temi affrontati, si avventuri a lasciare l’Elba. In effetti non è possibile. Chi mette in dubbio la peculiarità della nostra insularità, chi sottovaluta le caratteristiche distintive degli abitanti di un arcipelago, qual è il nostro, quello toscano, è bene che si confronti con le poesie di Carlo. Nonostante le sue non siano, questa volta, dedicate solo
Bianca Maria Ciaponi, docente di lettere, vive e lavora all’Isola d’Elba, coniugando l’amore per l’insegnamento con l’interesse per la scrittura, la filosofia, l’arte e la musica.
IL LIBRO : nelle poesie di Bianca Maria ricorrono espres¬sioni come «intrecciarsi, trepide, oni-riche, volubili, ineffabili, evanescenti» che richiamano una coscienza apparentemente distaccata ma rivelatrice di un malessere percepito: la realtà circostante
MARYLINE DE BACKER - è nata nel 1959 e vive nella regione «delle Colline» in Belgio. Esercita la
professione di maestra nella scuola primaria di Flobecq, un piccolo paese di campagna. Appassionata di scrittura sin dall'infanzia, racconta il suo interesse per la famiglia, le relazioni umane, l'amore per la natura e i paesaggi, colline del Belgio o terre adottive di Provenza e d'Italia. Dal 1992 pubblica romanzi, racconti e poesie.
Maryline De Backer est née en 1959 et v
In questa raccolta di poesie dal titolo Un po’ per gioco e a volte per amore che Danilo Alessi ci presenta divise in quattro tematiche: Efemere, Appassionate, Cosmiche ed Erotiche, l’Isola d’Elba è presente a volte in forma esplicita e a volte nelle metafore che rimandano indiret-tamente a un sentire legato a questo luogo e per noi elbani facilmente riconoscibili.
Nelle Efemere la contemplazione dei paesaggi, dei profili frastagliati delle colline, delle situazioni quot
Nella sua poesia Carlo è concentrato su quei particolari piani di percezione e di attenzione che gli occultisti e i mistici filosofi chiamano Piani Interni. Di solito questo stato dell’essere è per natura più vicino alla coscienza delle donne. Il fatto di possederlo denota per Carlo una spiccata sensibilità, una vera e propria conquista per una coscienza maschile. Lui stesso lo dice in una poesia, di ringraziare la solitudine perché la sofferenza che gli ha causat
In queste rime si affaccia la vita di tutti i giorni con i molteplici volti del quotidiano e la presenza dominante e incontrastata dell'Elba con il suo mare calmo e burrascoso, il sole descritto al suo nascere o al tramonto, il vento lieve o impetuoso e il grido dei gabbiani, il tutto in una cornice di profumi e colori mediterranei di ginestre, rosmarino, mirto e buganvillee. Sentimenti e natura, quindi, in cui quella rima baciata, oggi troppo spesso declassata a mera filastrocca, viene
“La prima volta che ho letto le poesie di Gioia Bianchi sono rimasta turbata per qualche ora. Era come se avessero smosso uno strato più arcaico e pulsante, un nucleo di densa materia magmatica, che potevo quasi localizzare in una parte precisa del mio corpo. Una sensazione viva e potente, era il risveglio dell’Anima invasa da Eros, un daemon, forse l'archètipo più potente, l’impulso vitale per eccellenza”. Questo l’inizio dell’introduzione al
È uscito da pochi giorni (agosto 2013) nelle librerie elbane un libricino di poesie estremamente raffinato è di Rosario Monti, nato a Palermo e da molti anni residente a Portoferraio. Rosario entra in punta di piedi sul palcoscenico dei protagonisti culturali dell’isola ma il suo indiscutibile talento ne fa meritare immediato rispetto. Rosario ha pubblicato con la Casa Editrice Persephone “Al mondo faccio la fotografia” una raccolta di sonetti che toccano varie temat
“Rimeinpentola”,ultima fatica di Alvaro Claudi, stimato e rinomato Chef elbano originario di Scarperia , una raccolta di ricette tradizionali elbane in poesia.
Pur essendo un libro di ricette “Rimeinpentola” non puo’ definirsi un manuale di cucina, poichè in realtà l’opera attraversa generi. Le ricette in rima, pervase di elegante e sottile ironia ci riportano al ricordo di persone, di luoghi e di usanze dell’isola. Alvaro sottolinea la nos
L’Haiku, antica forma poetica giapponese, ha uno schema rigido. Ineludibile. Si compone di tre soli versi. Il primo e il terzo hanno cinque sillabe, il secondo sette. La tradizione impone un riferimento (in giapponese Kigo) a una delle quattro stagioni, diretto o indiretto che sia. È ammesso anche, ma non universalmente, il piccolo kigo, ovvero l’ispirazione data da un momento della giornata: l’alba, il mezzogiorno, la luna e le sue fasi.
Di più, l’ultimo v