Bianca Maria Ciaponi, docente di lettere, vive e lavora all’Isola d’Elba, coniugando l’amore per l’insegnamento con l’interesse per la scrittura, la filosofia, l’arte e la musica.
IL LIBRO : nelle poesie di Bianca Maria ricorrono espres¬sioni come «intrecciarsi, trepide, oni-riche, volubili, ineffabili, evanescenti» che richiamano una coscienza apparentemente distaccata ma rivelatrice di un malessere percepito: la realtà circostante è una realtà di cui sfugge il senso. Sembra sempre di essere quasi in procinto di infrangere lo specchio, tuttavia il velo non è stato ancora squarciato e l’autrice non è in grado di conoscerne l’esistenza, si avvicinerà ad esso solo quando la razionalità giungerà al collasso e la coscienza avvertirà nell’invisibile la concretezza del reale. Pertanto i suoi versi sono pervasi da una controllata malinconia, consapevole della possibilità di superare le apparenze del quotidiano, segno di un’esperienza pre-iniziatica: «Vivere diviene qui / Complessa architettura / Di sostegni / In armonico squilibrio».