Questo lavoro si compone di due parti: la prima, opera di Marisa Sardi, costituita da una ricerca storica documentata su tutte le donne che Napoleone degnò di attenzione, seppur talora fugace, durante i dieci mesi del suo soggiorno elbano. La seconda, opera di Maria Gisella Catuogno, che arricchisce e per certi versi integra la prima, partendo dai dati storici e compiendo una libera rielaborazione frutto della sensibilità ed immaginazione che la contraddistinguono.
Finora gli scrittori si sono occupati principalmente della madre Letizia, della sorella Paolina, dell’amante polacca Maria Walewska e della moglie Maria Luisa, ovvero le donne cui fu sentimentalmente legato, e che influirono sull'animo di Napoleone all’Elba.
Solo superficialmente si è considerato il Napoleone ‘privato’, che anche sull'isola ebbe modo di compiere infedeltà coniugali, spiegabili con il bisogno fisiologico di distrazioni, sorretto dalla mentalità maschilista dell’epoca e sua in particolare, quando la società patriarcale ammetteva soprusi e prepotenze e la povertà induceva le donne ad offrire anche il proprio corpo.
È pur vero che avventuriere, fanatiche e ammiratrici lo raggiunsero all’Elba e gli si offrirono, ma è altrettanto vero che l’Uomo accettò che lo consolassero. Merito di Marisa, che per la ricostruzione storica si è basata essenzialmente su lettere e memorie dei protagonisti e di coloro che vissero all'Elba a stretto contatto con il Bonaparte, è l’aver individuato anche due diversi comportamenti nei dieci mesi in cui Napoleone fu sull'isola. Infatti fino a Settembre il Grande Esule si mantiene fedele alla moglie, ma successivamente, resosi conto che difficilmente Maria Luisa l’avrebbe raggiunto, la tradisce, pur cercando di salvare le apparenze.
La seconda parte della pubblicazione, quella della finzione letteraria, presenta un racconto incentrato sul breve soggiorno di Maria Walewska e un’ intervista immaginaria a Paolina, uscite entrambe dalla penna di Maria Gisella che, tra tutte le donne che circondarono l’Imperatore all’Elba, ha scelto proprio queste due figure ritenendole le più degne di considerazione, per la loro avvenenza, per il comportamento e anche per l’amore sincero mostrato nei confronti di Napoleone. Tra l’altro sono le prime a imporsi nell'immaginario collettivo e furono fonte d’ispirazione per diversi romanzi e sceneggiature cinematografiche.