La storia di Portoferraio è indissolubilmente legata al nome di una Famiglia: i Medici, Signori di Firenze. In questa opera per la prima volta sono presentate le notizie biografiche, comprensive di quelle relative all'Elba, dei sette Granduchi della dinastia, da Cosimo I fino a Gian Gastone.
Il fondatore della città fortificata di Cosmopolis-Portoferraio trasformò un luogo divenuto da secoli «tutto salvatico e rozzo» in «un sito tanto gagliardo che più non si può dir».
Il figlio e successore, Francesco I, regolamentò la vita quotidiana degli abitanti promulgando leggi adeguate: lo Statuto.
Gli altri Granduchi (Ferdinando I, Cosimo II, Ferdinando II, Cosimo III, Gian Gastone) apportarono completamenti ed adeguamenti alle fortezze, resi necessari dalle nuove tecniche militari, crearono altre istituzioni come l'Abbondanza, aggiunsero ulteriori abitazioni civili, edifici pubblici e religiosi, provvedimenti che denotano l'interesse granducale per Portoferraio e la sua popolazione in continua crescita. Nel corso di circa due secoli, infatti, si originò una Comunità numericamente consistente i cui componenti esplicarono la propria attività lavorativa sul mare, all'interno della città e nei terreni facenti parte delle due miglia intorno alla piazzaforte, tutti accumunati sotto un unico stemma che parlava da solo essendo costituito dal giglio fiorentino circondato dalle palle dei Medici.
Nella seconda parte si tratta delle architetture religiose e si fa una mappatura di tutte le chiese presenti nel territorio della città, alcune oggi non esistono più. Si parla anche della Sinagoga ebraica. Nella parte terza delle caratteristiche economiche e sociali. Un libro che mancava, molto utile per chi fa del turismo culturale la sua attività lavorativa, Un libro che da lustro al territorio dell'isola e a maggior ragione contribuisce all'orgoglio dei cittadini della città di Cosimo, Portoferraio, l'antica Cosmopoli.